L’OCR è una disciplina sportiva definita completa poiché mette alla prova le capacità psico fisiche e richiede all’atleta doti di resistenza, forza, velocità, flessibilità, destrezza, agilità ed equilibrio.
Gli allenamenti sono svolti sia al chiuso che all’aperto da atleti di tutti i livelli.
I temi trattati sono molti viste le numerose abilità che richiede la disciplina: si imparano varie tecniche tra cui quelle di scavalcamento di muri e travi di varia altezza, di arrampicata, di equilibrio su travi, slack line, funi, di trasporto peso come taniche, atlas, sandbag, ma sprattutto ci si focalizza sulla tecnica delle sospensioni, imparando ad avere un buon grip e a rimanere appesi tra diverse prese, partendo da un punto A e arrivando a un punto B senza mai toccare il pavimento.
Allenamenti quindi sempre vari, divertenti e molto stimolanti che allenano l’atleta su molteplici aspetti, non per ultimo alla partecipazione alle gare.
Le gare di OCR prevedono vari format: la lunghezza può variare dalle poche centinaia di metri fino a oltre la decina di chilometri, contraddistinta da due caratteristiche fondamentali: il tipo di tracciato e la presenza di prove fisiche e mentali da superare. Il tracciato è misto e prevede generalmente il passaggio in un ambiente naturale, immerso per lunghi tratti nel fango, ma che può passare anche dallo sterrato all’asfalto, dai letti dei fiumi alla sabbia delle spiagge, tra dislivelli positivi e negativi. Le prove da superare durante questo percorso sono il cuore di questo sport e sono ostacoli di tipo naturale o artificiale: muri da saltare o scavalcare, fossati, fiumi, trasporti pesanti di tronchi, secchi o sacchi di sabbia, corde da scalare fino in cima, passaggi sotto il filo spinato, pesanti copertoni da ribaltare, prove di equilibrio di vario genere, prove di arrampicata e strutture da percorrere rimanendo in sospensione da terra ed utilizzando solo l’uso delle braccia come monkey bar, pegboard, multirig da percorrere utilizzando appigli di svariate forme, dagli anelli alle sfere, dai bastoni alle corde, ecc. Spesso sono presenti anche prove mentali, veri e propri memory test resi più ardui dalla fatica e dalla durata della gara. Oltre alle difficoltà della corsa e degli ostacoli, dove velocità, mobilità, forza e resistenza la fanno da padrone, ci si trova quindi ad affrontare anche prove dove non è più il corpo ad avere la meglio bensì la mente.
Le prove più temute sono quelle di precisione, come il lancio del giavellotto oppure il lancio del martello.
Ma cosa succede se non siamo in grado di superare l’ostacolo?
Le penalità possono essere di vari tipi: possono prevedere l’esecuzione di una prova fisica più o meno faticosa come i “burpees”, un giro di corsa aggiuntivo, o altro a seconda della fantasia degli organizzatori. Nel caso dei soli atleti “competitivi” questo tipo di penalità oltre ad essere motivo di rallentamento, può essere anche un fattore in grado di stancarli e portare al fallimento dell’ostacolo successivo. Inoltre, sempre nel caso degli atleti competitivi, la penalità può essere di un altro tipo e ben più grave e determinante al punto da far addirittura perdere l’intera gara. Può trattarsi, infatti, dell’aggiunta di minuti sul tempo finale di cronometraggio.